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Le cellule stampate in 3D riescono a sopravvivere nel corpo umano
Approfondimenti medici - 03/05/2017
i risultati di uno studio svedese
Sta succedendo lentamente, ma diversi team scientifici stanno dimostrando di essere in grado di stampare cellule in 3D e d’impiantarle con successo nel corpo umano. Secondo Clare Scott, uno degli autori del portale 3DPrintBoard.com, è ora possibile stampare un tessuto in 3D che può sopravvivere e crescere all’interno degli animali. Per fare un esempio concreto, è possibile ricordare i vasi sanguigni che sono stati stampati e impiantati in scimmie rhesus e topi.
Un altro caso di successo legato alle cellule della cartilagine umana stampate in 3D arriva dalla Svezia, per la precisione dalla Chalmers University of Technology di Gotenburg. Qui è stato utilizzato un biomateriale noto con il nome di Cellink, caratterizzato dalla presenza d’idrogel e di cellule di cartilagine umana.
Il materiale in questione è stato subito impiantato in alcuni topi. Non solo è stato possibile apprezzare una crescita e una sopravvivenza del tessuto cartilagineo, ma anche la sua vascolarizzazione.
Il fatto che sia stato impiantato nei topi da laboratorio esattamente dopo la stampa è stato significativo. Lars Kölby, consulente presso il dipartimento di chirurgia plastica dell’ospedale universitario di Sahlgrenska, ha descritto la formazione di queste strutture.
Ha affermato che quello che sono riuscii a vedere dopo circa 60 giorni è molto simile alla cartilagine. Ha inoltre ricordato che è stata messa in atto un’ulteriore stimolazione con cellule staminali, che hanno promosso nuove divisioni cellulari.
Secondo Kölby, uno dei motivi del successo di questo progetto è legato alla collaborazione felice tra specialisti attivi in diverse discipline.
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