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Combinazione proteica che migliora la rigenerazione ossea
Approfondimenti medici - 24/02/2016
i risultati di uno studio effettuato presso la UCLA
Un gruppo di ricercatori attivo presso la UCLA ha individuato una combinazione di proteine che potrebbe migliorare il processo di rigenerazione ossea e rappresentare una soluzione decisiva nei trattamenti terapeutici per difetti ossei e in quelli per la cura
dell’osteoporosi.
Lo studio in questione, condotto da un’equipe scientifica guidata dal dottor Kang Ting, ha utilizzato una proteina nota con il nome di NELL-1 (dal gene omonimo)e contenente fattori di crescita.
Lo studio del dottor Ting, integrando notevolmente lavori clinici incentrati sul medesimo obiettivo, si è basato su un’associazione tra la proteina NELL-1 - la cui esistenza è stata scoperta da Ting stesso nel 1996 - e BPM2 (proteine morfogenetiche dell’osso).
I risultati hanno portato in evidenza come la succitata combinazione sia in grado di stimolare la formazione di cellule ossee, inibendo quella di cellule adipose. In questo modo è stato possibile superare un effetto collaterale riscontrato negli studi che si
basavano solo sull’utilizzo di BPM2 e che vedevano una formazione contemporanea di cellule ossee e di cellule adipose.
Lo studio condotto dal dottor Ting e dalla sua equipe ha dimostrato come NELL-1 agisca attivando le vie di segnalazione, dalle quali dipende il fatto che una cellula diventi ossea o adiposa.
Attualmente è in fase di sviluppo una terapia specifica che si basa sull’utilizzo di NELL-1 per il trattamento sistemico dell’osteoporosi. Secondo quanto affermato da No-Hee Park, decano della UCLA School of Dentistry, questa ricerca rappresenterebbe un punto di svolta per la vita di tantissimi pazienti che soffrono di osteoporosi e altri difetti ossei.
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