Il cloruro di litio ferma la degradazione cartilaginea



Approfondimenti medici - 22/01/2016

lo studio smentisce anche i danni del litio nella dieta quotidana


Il cloruro di litio, un farmaco usato per stabilizzare l’umore, può rivelarsi una soluzione utile per il trattamento dell’osteoartrite. Questo è il principale risultato di una ricerca condotta da due team, uno attivo presso la Queen Mary University di Londra e uno che
opera presso l’Università di Otago in Nuova Zelanda.

Secondo il comunicato stampa ufficiale, la cui diffusione è avvenuta all’inizio del mese di luglio, lo studio si è basato sull’utilizzo di campioni di cartilagine bovina, esposti a sostanze infiammatorie per simulare gli effetti dell’osteoartrite.

I tessuti in questione sono stati infine trattati con cloruro di litio. I ricercatori hanno così avuto modo di appurare che il farmaco appena citato è in grado di arrestare il processo di degradazione della cartilagine.

Il Professor Martin Knight, uno dei coautori della ricerca, ha affermato che il processo si trova ancora in una fase di sperimentazione, ma che la disponibilità del cloruro di litio sul mercato potrebbe accelerare i tempi e permettere di raggiungere in poco tempo un risultato per quanto riguarda la sua applicazione nel trattamento dell’osteoartite.

Sempre da Martin Knight è stato sottolineato un altro aspetto importante di questa ricerca, che mostra come il litio nella dieta quotidiana non sia dannoso per la cartilagine (diversi studi avevano sottolineato il suo ruolo nell’interruzione della sintesi dei proteoglicani, una classe di molecole costituite da un asse proteico principale).

I prossimi obiettivi del gruppo di ricerca coordinato da Martin Knight riguarderanno l’analisi dei fattori che determinano l’influenza del litio sulle ciglia cellulari primarie nel tessuto cartilagineo.


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