Vetri antibatterici per prevenire le infezioni associate agli impianti chirurgici



Approfondimenti medici - 11/11/2015

i risultati di uno studio spagnolo


Un recente studio congiunto condotto da due equipe scientifiche attive presso l’Università di Oviedo e l’Università di Madrid ha portato alla luce l’efficacia di tre rivestimenti di vetro, tutti sviluppati a Oviedo dal CINN ( Nanomaterials and Nanotechnology Research Center), nel controllo delle infezioni peri impianto.

L’uso di questi rivestimenti su impianti medici - quindi anche su protesi ortopediche - in grado di diminuire significativamente la colonizzazione batterica e la progressione della malattia.

Quando si parla di colonizzazione batterica degli impianti chirurgici si inquadra un problema medico d’importanza non indifferente - basti pensare che si tratta della prima causa di fallimento nell’impianto di protesi al ginocchio e il terzo fattore critico quando si parla di protesi all’anca - che impatta sulle spese sanitarie nazionali (negli USA sono stati spesi 672 milioni di dollari solo nel 2010per sostituire protesi al ginocchio).

Grazie a un modello d’induzione dell’infezione peri impianto in 5 cani è stato possibile individuare come l’applicazione di vetro bioattivo inibisca la formazione di film superficiali in vitro e in vivo.

Uno di questi vetri bioattivi, noto con il nome tecnico di G3, ha dimostrato una maggior efficacia nel contenimento della colonizzazione batterica e nel rallentamento della progressione della malattia.

La ricerca riguardante i suddetti vetri bioattivi è focalizzata sull’ambito medico, ma gli autori dello studio non hanno escluso altre possibilità applicative, riguardanti per esempio il trattamento d’impianti di condizionamento d’aria con lo scopo preciso di prevenire la crescita della Legionella.


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