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Studio sul ruolo delle cellule staminali mesenchimali derivanti da tessuto adiposo nella riparazione dell’osteonecrosi
Approfondimenti medici - 17/06/2015
Il risultato del monitoraggio di 15 pazienti della clinica Mayo di Rochester
Le cellule staminali mesenchimali derivanti dal midollo osseo vengono utilizzate spesso come opzione terapeutica per il trattamento dell’osteonecrosi alla testa del femore, anche se il successo generale è comunque limitato. Le formazioni cellulari del medesimo tipo derivanti da tessuto adiposo possono essere però più efficaci per via della loro maggior quantità numerica e per la protezione dallo stress fisiologico.
Presso la Mayo Clinic di Rochester è stato effettuato uno studio clinico per indagare quanto appena specificato.Da 15 pazienti sottoposti a protesi all’anca per osteonecrosi avanzata della testa femorale sono stati prelevati campioni di tessuto adiposo e di midollo osseo. Le cellule staminali mesenchimali sono state in tutti e due i casi isolate e coltivate per 14 giorni in mezzi di differenziamento osteogenico, con successiva misura della fosfatasi alcalina.
Nelle cellule staminali mesenchimali derivanti da tessuto adiposo è stata notata una capacità di proliferazione quattro volte superiore rispetto alle cellule staminali mesenchimali derivanti da midollo osseo, il tutto dopo 20 giorni di coltura.
Nell’ottica del trattamento dell’osteonecrosi della testa femorale, è stata individuata una maggior efficacia del ricorso alle cellule staminali mesenchimali derivanti da tessuto adiposo rispetto a quelle derivanti da midollo osseo.
Per valutare gli effetti di queste terapie su pazienti in fase iniziale della patologia è però necessaria l’esecuzione di uno studio prospettico.
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