Associazione tra regime alimentare e rischio di fratture all’anca negli uomini e nelle donne over 50 in menopausa



Approfondimenti medici - 25/03/2015

i risultati di uno studio statunitense


Esiste un’associazione tra regime alimentare e rischio di frattura all’anca negli uomini e nelle donne over 50 in menopausa? Uno studio condotto da un’equipe presso il Simmons College di Boston ha cercato di rispondere a questa domanda, attraverso l’analisi di un consistente numero di dati provenienti dal Nurses’ Health Study, uno studio clinico d’importantissime dimensioni iniziato nel 1976.

La ricerca ha monitorato la situazione di 74.540 donne over 50 in post menopausa e di 35,451 uomini della medesima età, il tutto attraverso

l’osservazione di dati raccolti nel corso di 30 anni (1980-2010). Né la cosiddetta dieta prudente, caratterizzata da un’elevata assunzione di frutta e verdura, né il modello occidentale, contraddistinto da una prevalenza di carne e cereali raffinati, sono risultati associati al rischio di frattura all’anca.

Al follow up è stato possibile individuare 1.891 casi di fratture all’anca nelle donne e 596 negli uomini. Nessuno di questi, come già ricordato, è stato associato alla dieta prudente o al regime alimentare rispondente al modello occidentale.

Non è stata inoltre individuata alcuna correlazione tra casi di fratture all’anca e BMI, stessa cosa per quanto riguarda i livelli di attività fisica.


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