Effetti del cammino sul dolore muscoloscheletrico cronico: una revisione sistematica



Approfondimenti medici - 15/01/2015

I risultati di una revisione sistematica anglo-neozelandese


Il lavoro congiunto di un’equipe medica inglese e di una neozelandese ha analizzato i dati di sei database elettronici (Medline, CINAHL, PsychInfo, Pedro, Sport Discus e la Cochrane Central Registro of Controlled Trials) contenenti informazioni dal 1980 al 2014. L’obiettivo era quello di monitorare gli effetti del cammino sul dolore muscoloscheletrico cronico. I dati sono stati estratti in maniera indipendente, utilizzando un modulo standardizzato.
Sono stati presi in esame i casi di individui in età aduta affetti da fibriomalgia, lombalgia cronica e artrosi. La revisione ha analizzato i dati di 26 studi clinici randomizzati e quasi randomizzati, osservando le situazioni in base alla durata del follow up (a breve termine: ≤8 settimane dopo la randomizzazione, a medio termine: > 2 mesi, a lungo termine: > 12 mesi).
Le conclusioni hanno portato alla luce come il cammino possa essere considerato una valida forma di esercizio per i pazienti soggetti a dolore muscoloscheletrico cronico. Nei casi in cui tale pratica non è stata inclusa nel processo terapeutico è stato possibile individuare una diminuzione del dolore molto meno apprezzabile rispetto alla situazione dei gruppi sperimentali, dove è stato invece riscontrato un moderato sollievo a breve e medio termine.


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