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Lesioni al tendine d’Achille e cellule staminali: i risultati di un case history statunitense
Approfondimenti medici - 16/10/2014
il caso clinico di un paziente della Florida
Arriva dalla Florida un case history che corrobora i risultati di altri studi sull’efficacia delle cellule staminali nel trattamento delle lesioni al tendine
d’Achille. L’analisi del caso è stata riportata in dettaglio dalla rivista CellR4, una delle pubblicazioni internazionali più famose per chi si occupa a livello scientifico di processi di riparazione cellulare.
Il trattamento a base di cellule staminali è stato somministrato a un paziente di 56 anni con un passato caratterizzato dallo svolgimento attivo di diverse attività sportive (tennis, jogging). Il soggetto lamentava dolore al tendine d’Achille sinistro e la presenza di un’anomala formazione nodosa.
A fronte di una risonanza magnetica è stata riscontrata una forte ipertrofia, accompagnata da una marcata tendinopatia. Le cellule staminali utilizzate per l’impianto sono state prelevate dalla tibia e centrifugate assieme a fattori di crescita.
La miscela in questione è stata poi iniettata nella zona del tendine danneggiato. A un follow up di 10 settimane, la risonanza magnetica ha rilevato una notevole diminuzione delle dimensioni del nodo, che risultava praticamente non sensibile al tatto.
A un secondo follow up di 32 settimane l’ipertrofia è risultata quasi completamente risolta. Il case history in questione rappresenta un passo importante per quanto riguarda l’efficacia della terapia con cellule staminali per le lesioni al tendine d’Achille, procedura effettuabile senza problemi, come è chiaro da questo caso, anche a livello ambulatoriale.
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