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Ricostruzione del crociato anteriore e ritorno all’attività sportiva: studio su un’associazione sportiva universita
Approfondimenti medici - 02/10/2014
influenza della ricostruzione del crociato anteriore sullo svolgimento di attività sportive
La ricostruzione del crociato anteriore è un’operazione molto comune in chirurgia ortopedica, e per quanto riguarda gli interventi sugli sportivi c’è ancora poca consapevolezza attorno alla durata degli innesti e alle ripercussioni sulla carriera degli atleti.
Uno studio effettuato presso l’Università del North Carolina e pubblicato sulle pagine di The American Journal of Sport Medicine ha cercato di far chiarezza in questo ambito.
La ricerca ha monitorato - attraverso l’analisi delle loro cartelle cliniche - la situazione di 89 atleti attivi nella squadra di un college. Gli individui facenti parte del campione sono stati divisi in due coorti: la prima composta da 35 soggetti sottoposti a ricostruzione del crociato anteriore negli anni precedenti il college (gruppo PC), la seconda costituita da 54 atleti operati invece durante il periodo del college (gruppo IC).
I risultati hanno portato in luce un ritorno all’attività sportiva più o meno uguale in entrambe le coorti. Per quanto riguarda il gruppo PC, è stato possibile riscontrare un tasso d’infortunio sull’innesto originario pari al 17,1% Lo stesso dato riguardante il gruppo IC ha portato in luce invece un tasso d’infortunio pari all’1,9%.
Gli atleti facenti parte del gruppo PC hanno giocato con un tasso di rendimento pari al 78%, contro il 77% riscontrato nei soggetti facenti parte del gruppo IC. Secondo quanto riportato dai ricercatori, il prossimo passo riguarderà l’analisi del tasso di reintervento, caso non rarissimo tra i pazienti operati al crociato anteriore e attivi a livello sportivo.
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