Artrosi: da uno studio inglese un programma computerizzato per monitorare la degenerazione cartilaginea



Approfondimenti medici - 23/09/2014

una ricerca dell'Università di Bath fornisce un quadro preciso sullo stato patologico dei tessuti in radiotrasparenza



L’artrosi rappresenta un problema ortopedico molto importante, oltre che una voce rilevante nei costi dell’agenda sanitaria di tante nazioni. Si calcola che entro il 2020 la patologia costituirà la quarta causa di disabilità nel mondo, un aumento legato anche alla crescita globale di soggetti in condizioni di sovrappeso.
Uno studio dell’Università di Bath, i cui dettagli sono stati pubblicati sulla rivista Interface, ha permesso l’ideazione di un programma avente come obiettivo il monitoraggio dell’allentamento degli impianti ortopedici e della degenerazione del tessuto cartilagineo.
Il programma in questione è incentrato sull’osservazione delle aree di radiotrasparenza, ossia quelle zone di tessuto che risultano trasparenti ai raggi X e γ, e che in presenza di un impianto ortopedico possono indicare uno stato di usura di quest’ultimo e l’insorgere dei già ricordati problemi di allentamento.
La tecnica diagnostica messa a punto dall’equipe dell’Università di Bath - basata su un sistema algoritmico - prevede un’analisi delle immagini molto precisa, in grado di individuare quando i tessuti in radiotrasparenza sono in condizioni effettivamente patologiche (attualmente questo compito spetta alla valutazione soggettiva del singolo medico).
In questo modo diventerebbe possibile lavorare sulla diagnosi precoce e prevedere sul lungo termine le tempistiche di sostituzione degli impianti, ma anche evitare operazioni - come quelle di sostituzione del ginocchio, che stanno vedendo una crescita continua di richieste - non sempre destinate al successo.


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