Artroplastica del ginocchio: studio sugli effetti dello zirconio ossidato come componente femorale



Approfondimenti medici - 20/06/2014

Lo studio rappresenta una conferma della positività dell’impiego di un materiale utile anche nel caso di pazienti allergici e soprattutto caratterizzato da proprietà molto importanti dal punto di vista della biocompatibilità.


Nell’operazione di artroplastica totale del ginocchio le superfici del femore e della tibia sono sostituite da componenti metalliche. Uno studio effettuato presso il dipartimento di ortopedia e traumatologia del Barnet and Chase Farm Hospital (Barnet, Hertfordshire) ha indagato gli effetti a 5 anni dell’impianto di protesi in zirconio ossidato.

Nel trial sono stati arruolati 55 pazienti mediamente di 55 anni, 16 dei quali sottoposti a intervento di artroplastica bilaterale al ginocchio con 16 mesi di pausa tra i due interventi chirurgici.

Al follow up di 62 mesi è stata monitorata la posizione dei componenti delle protesi, l’allineamento del ginocchio, l’interfaccia protesi-osso e il livello di fissazione rilevato dalle radiografie.

I punteggi migliori, riscontrati in seguito a misurazioni effettuate attraverso il sistema KSS (acronimo di Knee Society Score), caratterizzato dall’attenzione sia ai livelli di dolore sia alle performance relative alla flessione, hanno rilevato una situazione decisamente migliore nei soggetti con protesi femorali in zirconio ossidato.

Lo studio, considerando comunque il ridotto numero di paziente monitorati, rappresenta una conferma della positività dell’impiego di un materiale utile anche nel caso di pazienti allergici e soprattutto caratterizzato da proprietà molto importanti dal punto di vista della biocompatibilità, come per esempio la durezza e l’elasticità.


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