Impatto della chirurgia bariatrica sui risultati della sostituzione articolare



Approfondimenti medici - 29/03/2017

uno studio eseguito da un team attivo presso l'Hospital for Special Surgery


Uno studio eseguito da un team attivo presso l’Hospital for Special Surgery di New York ha portato alla luce che nei pazienti con obesità patologica, sottoposti a chirurgia bariatrica eseguita prima dell’operazione chirurgica di sostituzione del ginocchio o dell’anca, sono minori le complicazioni post operatorie. Non viene ridotto però il rischio di ricorso alla revisione chirurgica.
Questo è il principale risultato di uno studio che è stato presentato lo scorso 14 marzo nel corso dell’American Academy of Orthopedic Surgeons Annual Meeting. Come affermato da Alexander McLawhorn, uno degli autori dello studio, con questi dati è possibile inquadrare come la chirurgia bariatrica prima della sostituzione articolare come una soluzione non pericolosa.
L’obesità patologica, che si contraddistingue per un indice di massa corporea superiore ai 40 kg/m2, è associata a scarsi risultati post operatori dopo l’artroplastica totale del ginocchio e dell’anca. Da ricordare è anche l’aumento del rischio di ricorso alla chirurgia di revisione.
Precedenti studi hanno dimostrato che la chirurgia bariatrica in pazienti gravemente obesi può ridurre il peso e la comorbidità. Per ora i medici non avevano mai analizzato quanto la chirurgia bariatrica potesse essere utile in pazienti sottoposti a protesi articolari.
Per far luce sulla questione, il team dell’Hospital for Special Surgery ha analizzato la situazione di tutti i pazienti obesi sottoposti a sostituzione totale dell’anca e del ginocchio dopo la chirurgia bariatrica tra il 1997 e il 2011.
I risultati hanno dimostrato come la chirurgia bariatrica abbia diminuito il rischio di comorbidità e di complicanze in ospedale sia nel caso della sostituzione totale del ginocchio, sia in quello dell’intervento all’anca.


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